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L’era dei dipendenti influencer. Lo studio Iulm

By 23 Novembre 2022No Comments2 min read

In un era dettata dalla fretta, dal consumismo si stanno riscoprendo sempre più i valori delle persone che lavorano all’interno delle aziende; persone che per il loro ruolo e la loro caratura stanno diventando influencer. E’ questo in sintesi, il cuore della ricerca ricerca incentrata sul ruolo degli internal influencer e sulle strategie di employee ambassadorship promossa da Iulm Milano. La tesi di Iulm è che gli stakeholder ritengono che i comportamenti di comunicazione dei collaboratori di un’azienda siano più autentici delle comunicazioni ufficiali di quella stessa realtà.
In un articolo a firma di Giampaolo Colletti e Fabio Grattagliano apparso sul Sole 24 ore, per far capire quant’è importante la comunicazione interna, viene citato pure Adrienne Hoyt (Cnn): «Oggi la comunicazione interna è come un cubo di Rubik. Ha una pluralità di sfaccettature. Con i social tutto è diventato più difficile perché anche i dipendenti diventano loro stessi protagonisti».

Stando alla ricerca, molti grandi marchi come Campari,  Cromology, E.ON, Edison, Eni, Unipol, MM, Sanofi, Sella, Snam, Takeda, Unicoop, Vodafone e Whirlpool stanno mettendo il ruolo del dipendente al centro, dipendenti che fungono da influencer e brand Ambassador.

Ma perché si punta molto di più sui lavoratori?
Stando ad Alessandra Mazzei, Direttrice del Centre for employee relations and communication dell’Università Iulm (citata dal Sole 24 ore) «Le fonti di comunicazione ufficiali soffrono di una forte crisi di credibilità. La voce ufficiale delle aziende mantiene una grandissima importanza, ma è cruciale che l’intero sistema faccia sentire la propria voce, soprattutto valorizzando il canale delle reti di comunicazione interpersonali. Gli ambasciatori interni valorizzano tutte le potenzialità della comunicazione personale: la capillarità, la credibilità della testimonianza in prima persona, la creazione di engagement in coloro che sono coinvolti direttamente».
Ovviamente avere dipendenti influencer è un arma a doppio taglio perchè non si possono controllare perfettamente e perchè da loro dipende il successo dell’azienda.

 

 

Daniele Antoniol

37 anni, laureato in Tecniche Artistiche e dello Spettacolo e Giornalista Pubblicista iscritto all’Albo, Daniele Antoniol si occupa di comunicazione dal 2008 e di marketing dal 2016. Ha lavorato per otto anni, ricoprendo i ruoli di cameraman e giornalista pubblicista, a Eden TV (rete televisiva privata trevigiana); ha operato per cinque anni come Social Media Manager per la società di pallavolo Campione del Mondo Imoco Volley Conegliano mentre per quattro anni è stato responsabile marketing del gruppo Garbellotto SpA. Daniele Antoniol è Meta Media Manager Pro e Social Journalist. Daniele offre anche i servizi di Ufficio Stampa essendo giornalista pubblicista. Nel 2021 ha ideato il polo creativo freelance Dantiol che si occupa di Marketing Omnicanale per le PMI.

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